Il parco archeologico dell’antica Kaulon, ubicato nella Monasterace Marina, presso il promontorio di Punta Stilo, rappresenta una delle testimonianze più significative del vecchio insediamento magno-greco. La fondazione della colonia risale alla fine del VII secolo a.c., ai tempi della guerra di Troia, quando, secondo la tradizione, Kaulon, figlio dell’amazzone Clete, riedificò la polis a seguito della sua distruzione da parte degli achei aiutati dai crotoniati. L’antica città si estendeva tra il confine del territorio di Crotone e quello di Locri, in prossimità della spiaggia dell’attuale Monasterace Marina. Grazie alle campagne di scavo che si sono susseguite, dove è stato fondamentale l’intervento del noto archeologo Paolo Orsi, sono state identificate le diverse fasi dell’abitato. Tra le vecchie dimore, organizzate per lotti e generalmente strutturate in 3 unità abitative, spicca la famosa “Casa del Drago”, che prende il nome dalla decorazione a mosaico policromo che era posta sul pavimento all’entrata della camera da pranzo, attualmente custodita nell’adiacente museo archeologico. Di notevole importanza anche i resti del Tempio Dorico, che risale al V secolo a.c., di cui permane solo il basamento. L’edificio, lungo il suo perimetro, presentava 36 colonne, che sono state in parte ricostruite da Paolo Orsi. La visita al parco può essere integrata e approfondita con una tappa al Museo Archeologico “Antica Kaulon”, dove sono conservati anche rari reperti subacquei che costituiscono le parti dell’elevato di un tempio ionico. Questi ritrovamenti facevano parte dell’antica battigia della città greca e si caratterizzano per essere inconsueti sia per le dimensioni che per il loro stato di conservazione.
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