A passeggio nella Vallata Bizantina: Stilo, Pazzano e Bivongi

Trekking urbano a Stilo, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, con visita alle principali chiese, al centro storico e tappa finale al gioiello bizantino della Cattolica. Difficoltà T (turistica). Durata 3h.
Aggrappata alle pendici del monte Consolino, Stilo guarda al mare conservando memorie d’Oriente di un tempo in cui accolse i solitari monaci basiliani che costruirono la Cattolica, il più puro gioiello architettonico bizantino.
L’itinerario urbano parte dalla chiesa di san Giovanni, attaccata all’ex monastero di san Giovanni (“Nuovo”, in contrapposizione al san Giovanni “Vecchio” di Bivongi) che da qualche anno custodisce la preziosa pala d’altare secentesca “Il Paradiso” di Giovanbattista Caracciolo “Battistello”, seguace napoletano di arte Caravaggesca.
A seguire, la rinascimentale chiesa di san Francesco che ospita un imponente altare ligneo barocco, recentemente restaurato e rimesso in opera, e una pala d’altare “La Madonna del Borgo” di Salvo D’Antonio, nipote di Antonello di Messina.
Da piazza S. Francesco, ci dirigiamo verso il centro storico, passando dalla fontana Gebbia in stile arabeggiante, e, superati i resti della Porta Reale, entriamo nell’antico borgo.
Superiamo il duomo trecentesco, antica sede vescovile della Calabria, che presenta un maestoso portale romanico-gotico, chiuso per lavori di restauro, e ci avviamo ad “uscire” da Stilo attraversando la porta Stefanina, che porta alla chiesa di S. Domenico, del ‘600, con il convento che ospitò Tommaso Campanella.
Tornando sui nostri passi, arrivati all’ex palazzo nobiliare Crea, svolteremo verso la Laura della Divina Pastorella, una delle tante laure del monte Consolino, riutilizzata ed adattata a chiesetta rupestre.
Tra tutte le stradine che salgono verso la Cattolica, percorriamo quella che passa per la chiesetta di SS Marina e Lucia, nel quartiere che ospita il palazzo Capialbi, una zona poco frequentata dai turisti ma che dà un sapore particolare alla nostra visita.
Raggiungeremo quindi la Cattolica, piccola “bomboniera” bizantina, costruita alla base delle pareti a strapiombo del monte Consolino, proprio per essere il Katholikon (la chiesa principale) del sistema di laure che disseminate sul monte stesso costituivano una sorta di “monastero diffuso.”